sabato 16 maggio 2020

Ezio Bosso

Carissimi amici, ieri ci ha lasciati il Maestro Ezio Bosso, colui che ci ha insegnato come la disabilità sia soltanto negli occhi di guarda, che il disabile possa vivere, sognare, amare tutto ciò che lo circonda in modo sublime.
Già lui con la sua musica volava, ma la disabilità lo trasformò in aquila per riuscire a guardare negli occhi il sole, il suo sole: la musica. Il maestro era della musica, nella musica e per la musica; viveva per lei... come cantavano Giorgia e Bocelli: "...Attraverso un pianoforte, la morte è lontana, io vivo per lei..." Sì! Nella musica il maestro aveva trovato il senso profondo della sua vita, in essa riusciva a vedere Dio, il creato, il sogno, l'amore... «La musica è come la vita, si può fare in un solo modo: insieme» sosteneva.
Riguardo la disabilità, a Sanremo disse:  «Sono un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono». Ed ancora: «Ho smesso di domandarmi perché. Ogni problema è un'opportunità». Oltre alle sue straordinarie composizioni ci ha lasciato questi preziosi insegnamenti.
Caro Mestro, ci mancherà davvero tanto, grazie per essere passato da noi per a noi donarsi... le vogliamo e per sempre lo vorremmo un gran bene, non la dimenticheremo mai.